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Il Consiglio Europeo straordinario si è aperto ieri a Versailles (Parigi) e si protrarrà sino al tardo pomeriggio di oggi

Al centro del dibattito la gestione della guerra in Ucraina che provoca una serie di emergenze che i 27 Stati appartenenti all’Unione sono, ormai, costretti ad affrontare all’unisono, nel tentativo di contenere un inasprimento del conflitto, evitando che le conseguenze provochino ulteriori difficoltà sul piano economico.
Nel rilasciare alcune dichiarazioni alla Stampa il premier italiano ha dichiarato: «Abbiamo discusso della guerra, dell’Europa e dell’Italia. Roma e Parigi sono perfettamente allineate con l’Ue per le sanzioni e per il sostegno a Kiev. Continueremo a chiedere a Vladimir Putin di cessare i bombardamenti sui civili».
Nel colloquio fra Draghi e Macron è stata, infatti, ribadita l’impellente urgenza di cessare il fuoco, anche perché le bombe dell’esercito russo stanno colpendo ripetutamente obiettivi sensibili, fra cui l’Ospedale Pediatrico di Mariupol, nonostante le smentite del Cremlino.
 «La risposta a questo dramma non può che essere europea – ha, poi, aggiunto il premier -. Ripenseremo alla difesa europea, all’energia, dobbiamo tagliare la nostra dipendenza dai combustibili fossili russi e per questo abbiamo bisogno di massicci investimenti nelle rinnovabili».
Il Presidente del Consiglio si è, infine, soffermato sulle questioni che riguardano più da vicino l’Italia ricordando che «la nostra economia non è in recessione, continua a crescere, ma c’è un rallentamento. Dobbiamo affrontare le strozzature nell’offerta di materie prime subito, in tutti i Settori, sostenendo famiglie ed Imprese».