Teme che si faccia largo la tentazione di un progressivo svuotamento del potere pubblico, sino ad intaccare la stessa idea di Stato per come l’abbiamo codificata e conosciuta. Gli sembrano il segno premonitore di un processo di cui misuriamo già gli effetti in una diffusa smania di destrutturare le società Occidentali. Quasi fosse questo il rimedio di ogni guaio.
Infatti, Matterella dichiara che «si insinua nelle nostre Opinioni Pubbliche il dubbio che il potere democratico sia debole, inefficiente, lento, inadeguato a governare realtà in veloce evoluzione. O che sia addirittura un fattore penalizzante nella competizione con Sistemi non democratici».
Davanti alla prospettiva di un così subdolo esproprio di democrazia, fatto scattare da alcuni detentori di poteri che sfuggono alle Istituzioni nazionali, il Capo dello Stato decide di lanciare un forte appello a trovare «armonia e massima convergenza». Ecco, allora, il cuore del messaggio lanciato alle Alte cariche dello Stato convocate al Quirinale per il rituale scambio di auguri.