L’iniziativa si è svolta a Roma presso il Salone delle Fontane dell’Eur

Dal ruolo di Arbitro e Garante della Costituzione ai corretti rapporti fra i poteri dello Stato, passando per l’Intelligenza Artificiale e l’importanza dell’informazione. È stata un’ora di confronto franco e serrato, quello fra i giovani ed il Capo dello Stato, con mille studenti delle Scuole Superiori arrivati a Roma per celebrare i 25 anni dell’Osservatorio.
Mattarella, rispondendo alle domande degli alunni ha spiegato, grosso modo, i suoi compiti: «Il Presidente è fuori dalla contesa politica e durante il mio primo discorso di insediamento alle Camere, ho usato la metafora dell’Arbitro». Riflessioni che arrivano dopo la bocciatura della Consulta di una parte della riforma dell’Autonomia. Poi ha aggiunto: «Essere Arbitro significa sollecitare al rispetto delle regole».
«In quasi 10 anni di attività mi è capitato più volte di dover adottare decisioni che non condividevo – ha, infine, cocncluso il Presidente – ritenendo una Legge sbagliata o inopportuna. Tuttavia, era stata varata dal Parlamento e avevo il dovere di promulgarla. Solo in un caso posso non farlo: se rilevo evidenti incostituzionalità, ma non basta un dubbio, sennò usurperei i compiti della Corte costituzionale».