Come previsto, la crisi climatica è arrivata ed ha raggiunto dimensioni esplosive, tanto che si parla ormai di emergenza
Il Segretario Generale delle Nazioni Unite a fine di Luglio ha definito la crisi attuale uno stato di ebollizione globale. I suoi effetti sono visibili soprattutto nella nostra regione, il Mediterraneo, che è gravemente colpita e a rischio immediato non soltanto di scarsità di acqua ed elettricità, ma anche di inondazioni, diffuse con ondate di calore, incendi e desertificazione.
I fenomeni naturali estremi stanno distruggendo l’ecosistema e minacciando la nostra vita quotidiana, il nostro stile di vita. Non c’è più tempo da perdere e non c’è più tempo per scendere a compromessi per ragioni politiche o economiche. È imperativo agire e prendere iniziative urgenti ed efficaci. Tutti i Paesi del Mediterraneo devono, infatti, coordinarsi e reagire, impegnarsi in uno sforzo collettivo per arrestare e invertire gli effetti della crisi del clima.
«È dovere di tutti noi agire in questa direzione – ha dichiarato Mattarella – ed adottare politiche concrete volte a questo sforzo. Sensibilizzare l’opinione pubblica, educare e ispirare in tutti l’etica della responsabilità ambientale. Non solo per il presente, ma anche per il futuro dei nostri figli e delle generazioni che verranno».
«I Capi di Stato del Gruppo Arraiolos – ha, infine, concluso il Presidente della Repubblica – si impegnano a sostenere pienamente le iniziative di azione congiunta e fanno appello all’Unione Europea, agli altri Paesi del Mediterraneo e alla Comunità internazionale, affinché mantengano questo tema in cima alla loro Agenda politica».