Il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella ha rilasciato le sue dichiarazione per la morte di Aleksej Navalnyj
«La morte di Aleksej Navalnyj – ha ricordato commosso il Capo dello Stato – nel carcere russo di Kharp rappresenta la peggiore e più ingiusta conclusione di una vicenda umana e politica che ha scosso le coscienze dell’opinione pubblica mondiale». La scomparsa di Navalnyj priva, infatti, la sparuta opposizione russa del suo leader più carismatico e lascia Vladimir Putin senza rivali proprio ad un mese dalle presidenziali che lo riconfermeranno al potere almeno fino al 2030.
«Per le sue idee e per il suo desiderio di libertà – ha, poi, agginto Mattarella – Navalnyj è stato condannato a una lunga detenzione in condizioni durissime. Un prezzo iniquo e inaccettabile, che riporta alla memoria i tempi più bui della storia. Tempi che speravamo di non dover più rivivere. Il suo coraggio resterà di richiamo per tutti».
Intanto, dopo avergli negato il nome, ora il Cremlino nega anche il corpo ai familiari. Alla madre incredula Ljudmila Ivanovna, volata nel villaggio di Kharp, hanno consegnato soltanto un documento ufficiale, ma della salma, però, nessuna traccia. Si teme che la consegna del corpo possa rappresentare una ‘minaccia’ e il luogo di sepoltura diventare oggetto di culto.