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All’Art Museum di Pechino sarà ricevuto dal Presidente Xi Jinping

Mani da stringere, tazze di tè da bere, sorrisi da scambiare. La missione di Sergio Mattarella è iniziata dalla visita nel Palazzo d’Estate, condita da un piccolo bagno di folla e da bandierine sventolanti ed entrerà nel vivo oggi, con il faccia a faccia insieme a Xi Jinping. Diplomazia e carisma, tra guerre da chiudere e rapporti economici da ristringere.
Il Capo dello Stato vuole chiedere alla Cina, ora che le elezioni americane sono alle spalle, di darsi da fare e di esercitare il suo ruolo di super potenza per mediare tra Mosca e Kiev e magari premere pure sull’Iran, dove il Dragone è molto ascoltato. E c’è da ricucire il disastro della Via della Seta, il memorandum troppo sbilanciato firmato da Conte, abbandonato da Draghi e cancellato da Meloni.
Pechino, intanto, ha già dato segni di apertura. «La Cina è un partner importante e intendiamo ristabilire un riequilibrio economico» ha dichiarato il Ministro degli Esteri Antonio Tajani. Mattarella resterà in Cina fino a Martedì 12. Dopo i colloqui interverrà, infine, alla presentazione dei risultati del Forum culturale fra entrambi i Paesi.