A Bologna si consumò uno degli eventi più tragici della nostra storia repubblicana
«I morti, le immagini della Stazione di Bologna devastata, l’attacco feroce alla convivenza degli italiani – ha ricordato Mattarella – hanno impresso un segno indelebile, il 2 Agosto 1980, nella identità della Repubblica e nella coscienza del popolo italiano».
«La memoria non è soltanto un dovere – ha, poi, aggiunto il Capo dello Stato – ma è l’espressione consapevole di quella cittadinanza espressa nei valori costituzionali che la violenza terroristica voleva colpire e abbattere. Con profondi sentimenti di solidarietà, 44 anni dopo l’attentato, ci uniamo ai familiari delle vittime e alla città di Bologna, teatro di una spietata strategia eversiva».
«Una ferita insanabile – ha, infine, concluso il Presidente della Repubblica – monito permanente da consegnare alle giovani generazioni unitamente ai valori della risposta democratica della nostra Patria, che hanno consentito il riscatto e, nell’unità della nostra Comunità, la salvaguardia del Bene Comune».