Dopol’uscita dall’Ospedale prepara il discorso sulla Liberazione
Non ha lo sguardo da naufrago appena salvato, come capita di cogliere in coloro che escono da un Ospedale. Del resto, aspettarselo intimidito e confuso sarebbe assurdo, dopo un ricovero di neanche 48 ore. L’unica nota particolare è il suo sorriso un po’ stretto, che esprime sollievo, quando alle 9:00 del mattino torna al Quirinale.
Stringe qualche mano e minimizza l’enfasi di alcuni saluti troppo premurosi, prima di ritirarsi nel suo appartamento, dove trova la quiete che i medici gli hanno raccomandato. Il che si tradurrà, di qui a Pasqua, in riposo. Poche telefonate e pochissime visite, riservate a figli e nipoti. E chissà, magari in un contatto con la premierGiorgia Meloni, per informarsi sulla missione di ieri alla Casa Bianca.
Nient’altro che questo è stato prescritto a Sergio Mattarella, dopo l’impianto del pacemaker nella serata di Martedì. Alcuni farmaci, niente stress per una settimana e, in futuro, controlli periodici. Certo, sarà difficile per uno come lui, calvinista nel lavoro, astrarsi da tutto e abolire certi impegni. Non a caso ha confermato gli eventi già in Calendario per gli 80 anni della Liberazione. Di sicuro, dunque, spezzerà la convalescenza annotando almeno i passaggi fondamentali dell’intervento che svolgerà il 25 Aprile a Genova.