Il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella, essendo in corso a Roma la campagna per i nati negli anni 1941 e precedenti, si è sottoposto ieri mattina alla vaccinazione all’Istituto Spallanzani
Intanto è ancora caos su fronte delle forniture dei vaccini nell’Unione Europea. Dopo la vicenda legata ad AstraZeneca, anche l’Azienda Johnson&Johnson rischia di creare problemi di approvvigionamento che potrebbero rallentare l’arrivo delle prime dosi. Lo riporta l’Agenzia Reuters, dichiarando che «la multinazionale statunitense non è in grado di assicurare la consegna delle 55 milioni di dosi che si è impegnata a fornire».
Ma proprio nella serata di ieri, è giunta una nota da parte della stessa Azienda a fare chiarezza: «In linea con gli accordi stabiliti con la Commissione europea, Johnson&Johnson conferma l’impegno a fornire 200 milioni di dosi entro il 2021, a partire dal secondo trimestre». Per quanti non lo sapessero il vaccino J&J richiede una sola dose e dovrebbe essere approvato dall’Ema nella giornata di domani, Giovedì 11, con consegne previste già ad Aprile.
Il monodose, tuttavia, ha dimostrato di possedere un’efficacia del 66%, ma c’è da dire inoltre che risente di alcune variabile geografiche. Il farmaco, infatti, ha funzionato meglio negli Stati Uniti, facendo registrare un’efficacia del 72% con infezione da virus da moderata a grave, rispetto al 57% del Sudafrica, dove è presente una variante Covid ancora più contagiosa.