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Meloni ha partecipato ad un summit in cui Ucraina e Medio Oriente hanno fatto la parte del leone

Ieri pomeriggio il Capo del Governo ucraino Volodymyr Zelensky ha detto di sentirsi umiliato dal fatto che il suo Paese non ha munizioni sufficienti per rispingere l’offensiva russa, ma il Consiglio Europeo, il penultimo prima delle elezioni di Giugno, si è concentrato su circa 3 miliardi di euro l’anno di interessi dei fondi congelati russi nella Banche europee per finanziare, con il contagocce, la resistenza ucraina.
Come sempre nell’Unione i Paesi si dividono su come trovare i finanziamenti. La Germania e l’Olanda, ma anche l’Austria, restano contrari all’emissione di nuovo debito comune. I leader europei hanno invitato «il Consiglio e la Commissione ad esplorare tutte le opzioni per mobilitare i finanziamenti e a riferire entro Giugno». Il Presidente Zelensky, ha ringraziato per gli aiuti militari sin qui forniti, ma ha anche sottolineato di «non perdere tempo nel rafforzare la produzione per la difesa».
Non sarà un passaggio scontato, tenuto conto che il premier Viktor Orbán si è sempre detto contrario a fornire aiuti militari a Kiev., tant’è che c’è stato imbarazzo quando Orbán si è complimentato con Putin per la sua rielezione. La prima giornata di Vertice, dunque, ha immerso i leader in scenari di guerra anche se a ridimensionare i toni ci ha provato il Capo della diplomazia europea Josep Borrell il quale ha dichiarato: «L’appello rivolto agli europei affinché siano consapevoli delle sfide che ci troviamo ad affrontare è positivo, ma non dobbiamo nemmeno esagerare. La guerra non è imminente».

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