Una data fondamentale del nostro vivere civile comune, che ci conduce al cuore della nostra Costituzione
Il 25 Aprile celebriamo la Festa della Liberazione, la sconfitta del nazifascismo e la conclusione di un conflitto sanguinoso nel nostro Paese. «In questo anniversario ricordiamo la lotta e il sacrificio di donne e uomini per ottenere il rispetto e il riconoscimento di diritti e un nuovo assetto democratico – ha ricordato il Ministro dell’Istruzione Patrizio Bianchi – basato su principi fondamentali quali l’uguaglianza, la solidarietà, la coesione, espressi poi chiaramente nella nostra Costituzione».
«Questa celebrazione – ha, poi, aggiunto il Ministro nel suo messaggio – ci richiama alla cura della nostra democrazia, perché la libertà conquistata da chi ci ha preceduti non è data per sempre, deve essere rinnovata ogni giorno. Gli eventi che stanno avvenendo a livello internazionale ci ricordano che dobbiamo fare grande attenzione e dare sempre nuova linfa alla libertà e alla democrazia».
«Con la Festa della Liberazione inauguriamo la via sacra della Repubblica. Le Scuole sono luogo di partecipazione e solidarietà, dove studentesse e studenti imparano ad essere cittadine e cittadini responsabili e consapevoli. Continuiamo a coltivare il delicato fiore della libertà quotidianamente, attraverso l’esercizio della partecipazione» ha, infine, concluso Bianchi.