Si intitola Monet il nuovo singolo del cantautore calabrese Giovanni Segreti Bruno, che dal 5 Giugno è ufficialmente su tutte le piattaforme digitali e su YouTube con il video ufficiale. All’arrangiamento hanno collaborato Arianna Tomaselli (Tape Lab Studio) e Matteo Caretto (Scene Music Studio). Un brano che nasce proprio in Calabria. «Monet è la raffigurazione di un sogno erotico attraverso il quale l’essere umano fa questo viaggio all’interno di sé; e si scopre, si incontra, capisce ciò che realmente è, non ciò che deve essere o vuole sembrare. C’è questa metafora interessante per cui l’essere umano è un museo, contenitore delle proprie esperienze, memorie, ricordi, e si rende conto che tutto ciò che c’è dentro di lui è un’opera d’arte, un capolavoro. Tutto si svolge in questa dimensione onirica in cui realtà e sogno si fondono, e anche dei semplici graffi sulla schiena diventano dei quadri di Monet: arte e poesia». Spiega così il suo brano Giovanni Segreti Bruno, evidenziando la metafora di questo significato profondo, filosofico, rappresentato peraltro nel videoclip visibile sul canale YouTube ufficiale di Joseba Publishing, che vede come Direttore artistico un altro volto calabrese, ossia Gianni Testa.

Monet cover

L’originalità è ciò che contraddistingue da sempre l’artista e la sua musica. E l’autore lo ammette raccontando la genesi e l’evoluzione del brano. «L’idea di questo singolo è nata un anno fa circa, e poi pian piano è stata elaborata. Sulla scrittura mi piace ragionarci, trovare dei riferimenti e metafore giuste, perché ciò che io cerco nei miei lavori è l’originalità, ma sempre rispecchiando ciò che sono e ciò che faccio». Questa di Giovanni Segreti Bruno è un canzone sensuale, che nasce nella camera da letto calabrese del cantautore, come la maggior parte delle sue canzoni. «La mia stanza è un luogo di forte ispirazione – aggiunge – proprio perché piena di tante cose, a partire dagli strumenti musicali: batteria, pianoforte, ukulele, chitarra, cajon; e poi le scritte sul muro con le frasi di Bob Marley, i ritratti di John Lennon, di Jim Morrison, c’è veramente tutto ciò che mi ispira spesso».