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Le tante partite rossoblù viste allo Stadio con l’amico Lucio Dalla

Il 1964 non è solol’anno del rock and roll e delle memorabili band. È anche l’anno delle grandi imprese sportive: Jacques Anquetil conquista il Tour de France per la quinta volta, la Spagna del calcio vince il suo primo Europeo contro l’Unione Sovietica nella finale di Madrid e Cassius Clay diventa Muhammad Ali battendo Sonny Liston.
Infine, è l’anno del settimo Scudetto del Bologna di Fulvio Bernardini. Oggi questo successo ci viene raccontato da un tifoso speciale, che ha tradotto in musica lo spirito di quel tempo e porta il nome di Gianni Morandi. «Il ricordo di quella Stagione sono le esultanze con Lucio Dalla. Non avevo ancora compiuto 20 annidice con nostalgia il cantante – con lui seguivamotutte le trasferte del Bologna».
«Eravamo tutti impazziti per quella squadra – ricorda ancora l’artista di Monghidoro che giocava alla grande e non aveva paura di nessuno e pensavamo proprio che avremmo vinto lo Scudetto. Erano passati così tanti anni che per noi era davvero un sogno. Poi, infatti, il sogno si è realizzato».
«Bologna è sempre stata una città molto accogliente, serena e ironica – conclude, infine, Morandi -. Diciamo che che i fasti di un tempo li stiamo rivivendo in questi giorni con Thiago Motta. La sua squadra sta giocando un calcio bellissimo. Lui, per esempio, le partite le prepara sempre allo stesso modo, che sfidi l’ultima in Classifica oppure la prima. Poi Thiago è brasiliano, è amante del bel calcio, ha fantasia come il grande Brasile di Pelé».