Si era chiuso con una sconfitta il 2019. Si riapre con lo stesso amaro verdetto anche il 2020. Il Cosenza, infatti, esce malconcio dal San Vito-Marulla nel derby calabrese contro il Crotone. Eppure, la prestazione degli uomini di Braglia è stata di ottima fattura, per cui il risultato, specie per come è maturato, sembra davvero beffardo.
Era successo anche contro l’Empoli che un goal regolarissimo dei toscani fosse completamente ignorato dal giudice di gara. L’episodio, nell’occasione, si è ripetuto, ma questa volta ai danni del Cosenza che al 72’, pur trovando la rete del pareggio a seguito di un’incornata dalla breve distanza di Sciaudone (foto in basso), è stato costretto a soccombere “grazie” alla scandalosa decisione di una terna arbitrale mediocre e scorretta, che ha fatto finta, purtroppo, di non vedere una palla aver superato di almeno un metro la linea di porta difesa da Cordaz (KR).
Questo, purtroppo, non è più calcio. Serve con urgenza, anche in Serie B, la tecnologia, quanto meno per limitare il pressappochismo di questi pseudo-professionisti che con le loro assurde trovate possono decidere le sorti di un Club che per competere a certi livelli investe fior di milioni.
Un arbitro, il Signor Abbattista di Molfetta, che per tutto l’incontro non ha fatto altro che sciorinare la sua noiosa quanto inutile pignoleria ogni qual volta i calciatori guadagnavano qualche centimetro nello spostare il pallone in avanti sui calci piazzati oppure sul passo fatto in più che consentiva loro di avanzare nelle rimesse laterali. Una pignoleria che, guarda caso, è venuta a mancare proprio nell’attimo in cui ce n’era maggiormente bisogno.
E allora cos’altro dire. E’ chiaro che in un contesto del genere non trova alcun senso parlare della cronaca della partita, anche se il Cosenza, nella contesa, avrebbe sicuramente meritato il pari. Ci limitiamo, semplicemente, a riportare le dichiarazioni del mister Piero Braglia che con grande sportività e chiarezza ha parlato nel dopo partita: «In settimana molti si sono lamentati della designazione arbitrale, sono convinto che tutto questo chiacchiericcio abbia portato ad una conclusione che lascia l’amaro in bocca. La squadra ha creato diverse occasioni, ci manca un gol netto, come era gol quello non concesso all’Empoli e spero che venga data la stessa eco di quell’episodio.
Mi viene da pensare che stiamo antipatici a qualcuno. Mi dispiace tantissimo perché abbiamo peccato solo nel primo quarto d’ora. Ora bisogna reagire subito, fin da sabato, e da uomini, come è sempre successo. Abbiamo in preventivo di fare qualcosa sul mercato, ma non credo sia il caso di parlarne oggi. Asencio è un ragazzo che sa fare la differenza, può giocare anche insieme a Rivière»
IL TABELLINO DEL MATCH:
COSENZA: Perina; Idda, Monaco, Legittimo (70′ Asencio); Baez, Broh (82′ Carretta), Kanouté (58′ Sciaudone), Bruccini, D’Orazio; Machach, Rivière. A disp.: Saracco, Corsi, Capela, Pierini, Schiavi, Greco, Trovato, Bittante. All. Braglia
CROTONE: Cordaz; Golemic, Marrone, Gigliotti; Molina, Crociata, Barberis, Benali (80′ Gomelt), Mazzotta (62′ Mustacchio); Messias, Simy (76′ Maxi Lopez). A disp.: Figliuzzi, Festa, Curado, Cuomo, Spolli, Nalini, Bellodi, Ruggiero, Rutten. All. Stroppa
ARBITRO: Eugenio Abbattista di Molfetta (Macaddino – Cangiano)
MARCATORI: 12′ Messias (KR)
NOTE: Serata fredda con cielo sereno, temperatura di 8° circa. Terreno di gioco in ottime condizioni. Presenti 8.817 spettatori di cui 985 ospiti (6.770 paganti + 1.739 abbonati)
Ammoniti: 20′ Legittimo (CS), 33′ Marrone (KR), 69′ Benali (KR)
Angoli: 9-2 (pt 3-1)
Recupero: 0′ pt; 5′ st