Il Giorno del Ricordo è una solennità civile nazionale italiana, celebrata il 10 Febbraio di ogni anno per conservare e rinnovare la memoria della tragedia degli italiani e di tutte le vittime delle foibe
«Il Giorno del Ricordo richiama la Repubblica al raccoglimento e alla solidarietà con i familiari e i discendenti di quanti vennero uccisi con crudeltà e gettati nelle foibe – ha dichiarato il Presidente Mattarella – degli italiani strappati alle loro case e costretti all’esodo, di tutti coloro che al confine orientale dovettero pagare i costi umani più alti agli orrori della Seconda guerra mondiale e al suo prolungamento nella persecuzione, nel nazionalismo violento, nel totalitarismo oppressivo».
Al Giorno del Ricordo è, infatti, associato il rilascio di una medaglia commemorativa destinata ai parenti delle persone soppresse ed infoibate in Istria, a Fiume, in Dalmazia o nelle province dell’attuale confine orientale.
Gli eventi sono riconducibili al periodo storico compreso fra l’8 Settembre 1943, data dell’annuncio dell’entrata in vigore dell’Armistizio di Cassibile, al 10 Febbraio 1947, giorno della firma dei Trattati di Pace di Parigi, che assegnarono alla Jugoslavia l’Istria, il Quarnaro, la città di Zara con la sua provincia e la maggior parte della Venezia Giulia, in precedenza facenti parte dell’Italia.
«È un impegno di civiltà – ha, inoltre, aggiunto il Capo dello Stato – conservare e rinnovare la memoria della tragedia degli istriani, dei fiumani, dei dalmati e degli altri italiani che avevano radici in quelle terre, così ricche di cultura e storia e così macchiate di sangue innocente. I sopravvissuti e gli esuli, insieme alle loro famiglie, hanno tardato a veder riconosciuta la verità delle loro sofferenze».