Mancano pochi giorni all’apertura dei lavori del G20 su Ambiente, Clima ed Energia che riunirà a Napoli i rappresentanti delle principali economie mondiali, all’interno delle Sale di Palazzo Reale nelle giornate del 22 e 23 Luglio
Due giorni, 48 ore di confronti fra Ministri, Diplomatici, delegazioni di tecnici per discutere sulle tematiche all’Ordine del giorno dei numerosi incontri in programma. Approcci sugli ecosistemi e soluzioni basate sulla natura come modelli e mezzi per affrontare il cambiamento climatico, la biodiversità e la povertà: tutela e ripristino dei suoli degradati; gestione sostenibile dell’acqua; protezione ‘rafforzata’ dei mari; contrasto all’inquinamento plastico marino; cooperazione per l’uso sostenibile e circolare delle risorse; ruolo dei Governi centrali a supporto delle città circolari; educazione, sviluppo delle capacità e formazione ed, infine, la finanza verde.
Sono alcuni dei temi che andranno necessariamente affrontati per fronteggiare al meglio le incalzanti sfide globali, con impatti diretti sulla vita e il benessere della popolazione mondiale. Oggi, più che mai, si rende necessario uno sforzo condiviso di responsabilità e di lungimiranza da parte della Comunità internazionale. Il G20, consapevole del proprio ruolo, è fermamente impegnato nella ricerca di risposte coordinate, eque ed efficaci, capaci di porre le basi per un futuro migliore e sostenibile.
I Paesi che ne fanno parte rappresentano più dell’80% del PIL mondiale, il 75% del Commercio globale e il 60% della Popolazione del pianeta e sono: Arabia Saudita, Argentina, Australia, Brasile, Canada, Cina, Corea del Sud, Francia, Germania, Giappone, India, Indonesia, Italia, Messico, Regno Unito, Russia, Stati Uniti, Sud Africa, Turchia ed Unione Europea. A questi si aggiunge la Spagna, che è un invitato permanente del G20. Ogni anno, la Presidenza invita alcuni altri Paesi, che partecipano a pieno titolo ai lavori, in qualità di ospiti.