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Si celebra ogni 21 Marzo, nel giorno della Primavera, ed è stata istituita dalla Conferenza Generale dell’Unesco nel 1999

Quest’anno, sfortunatamente, sarà una ricorrenza un po’ particolare: l’emergenza pandemica e le immagini che arrivano ogni giorno dai luoghi di guerra non lasciano grandi spazi per i festeggiamenti.
Ovvio che alla brutalità occorre sempre opporre il bene, specie di questi tempi, in cui l’orrore dell’uomo è tornato a tormentare le vite delle persone sensibili.
Non è certo la ‘retorica‘ a cambiare i destini dell’umanità, ma di poesia c’è bisogno, anche perché le parole, inevitabilmente, creano relazione.
La simbolica ricorrenza, legata oltretutto al primo giorno di Primavera, riconosce al linguaggio poetico una propensione interculturale alla comprensione e alla comunicazione che, in questo momento storico assetato di pace, si fa particolarmente importante.
«Io non ho bisogno di denaro. Ho bisogno di sentimenti» ha scritto, tempo fa, la straordinaria Alda Merini, capace di descrivere i desideri più intimi dell’animo umano. Passionale, tormentata, ma anche infinitamente libera, la Merini ci ha insegnato che un piccolo gesto d’amore può talvolta salvarci dalla tempesta della vita.