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Finisce 1 a 1 una gara fondamentale per il Cosenza, in svantaggio sino al 90′

Quando siamo entarti nello Stadio, il clima era delle grandi occasioni, a parte il caldo di un pomeriggio soleggiato. Un preludio d’estate, dunque, con entrambe le tifoserie a celebrare uno storico gemellaggio ed il Venezia partito benissimo, con un passo gara a pieni giri, quasi a non avvertire le temperature di una Primavera improvvisamente esplosa.
Erano limpide, infatti, le intenzioni della squadra veneta per mettere subito in chiaro su chi avrebbe cercato la svolta del macth per portare a casa il risultato, anche perché la posizione in Classifica del Venezia dice ancora che gli arancioneriverdi non sono, tuttavia, eslusi dalla corsa playoff. Ed, allora, sin dalle prime battute gli uomini di Vanoli hanno spinto maggiormente sull’accelleratore.
Ma al 6′ minuto ecco che il Cosenza ci ha provato con Marras che, dalla linea di fondo, è arivvato a calciare a pochi passi dal portiere avversario, peccato per il fuorigioco. Dopodiché, al 9′, è stato ancora lui a cercare una soluzione con un tiro radente che si è perso di poco sul fundo. I Leoni di San Marco, in ogni caso, si sono messi bene in campo ed hanno approfittato, con rapide ripartenze, degli ampi spazi concessi a centrocampo dai padroni di casa.
Al 23′, invece, un nuovo brivido si è presentato dinanzi a Joronen, nel momento in cui la palla ha volteggiato sulla linea di porta, sino a quando l’estremo difensore, smanacciandola, non ha allontanato il pericolo. A quel punto la gara è sembrata aver trovato equilibrio, ma ci ha pensato Pohjanpalo a confermarsi l’uomo del destino di questo Venezia, che al 34′ con una spizzata di testa da grande attaccante, ha trafitto Micai portando i veneti in vantaggio.
Al 38′, poi, è accaduto l’incredibile con Finotto, che letteralmente si è mangiato la rete del pari per il Cosenza, fallendo a porta vuota una ghiotta occasione. Si è rinnovato, così, uno dei mali oscuri nella Stagione dei Lupi, che insieme al Benevento è la squadra che ha segnato di meno in tutta la Serie B. La conferma, purtroppo, è arrivata anche in questa 36ª giornata di Campionato, che ha visto la squadra calabrese sprecare sino all’inverosimile.
Nella ripresa, stranamente, il Venezia si è seduto. Sarà stato, forse, il caldo o le troppe energie spese nelle partite precedenti che ne hanno, in qualche modo, minato la condizione fisica. Sta di fatto, però, che i calabresi hanno trovato ordine e si sono nuovamente riorganizzati nel tentativo (quanto meno) di ritrovare la parità. A parte la straordinaria conclusione di Tcherychev, al 70′, da poco subentrato ad Ellertsson, i veneti si sono visti poco dalle parti di Micai.
I Lupi, invece, hanno insisito con caparbietà senza mai arrendersi. D’Orazio, Marras e Delic sono andati rispettivamente a conclusione, sbagliando di poco la mira. Al 90′, infine, è arrivata la tanto attesa rete del pari, con l’inzuccata di D’Urso, un calciatore lezioso, ma abituato a dare sostanza agli attacchi del Cosenza, tant’è che nei minuti di recupero ha sfiorasto il 2 a 1, se non fosse stato per l’ottimo recupero di Cippitelli.
Ora, nel groviglio di questo finale di Stagione, la squadra di mister Viali spera che Ascoli e Cagliari, le ultime 2 gare rimaste, la prima fuori e la seconda al San Vito-Marulla, diano il definitivo lasciapassare, affiché i calabresi possano disputare, anche per il prossimo anno, un altro Campionato in Serie B. Ma stavolta di nuovo sarà dura, nonostante la tremenda attidudine a soffrire.

* L’immagine in evidenza è a cura di Francesco Arena / LaPresse