E’ in queste partite che occorrerebbe dimostrare maggiormente quel carattere e quella cattiveria agonistica che possono risultare determinanti per la permanenza in Serie B. E’ anche vero però che nonostante il Cosenza fosse rimasto in dieci uomini per l’espulsione di Tutino, nel finale, prima la traversa e poi un salvataggio sulla linea di porta da parte di Mazzoni (L), hanno negato il pareggio ai rossoblù.
E così la trasferta di Livorno finisce sul 2 a 0 per i toscani, benché il Cosenza abbia giocato la sua dignitosa partita sciupando oltretutto delle buone occasioni. Forse bisognava alzare un po’ i ritmi, soprattutto nella ripresa quando, dopo appena 3 minuti Giannetti (L), su assist di un indomabile Diamanti (L), si ritrovava al centro dell’area, libero di colpire di testa ed insaccare nella porta difesa da Perina (C).
Non è bastato neanche il recente cambio di schema, dal 3-5-2 al 4-3-3, per permettere ai ragazzi di Mister Braglia di acquisire una maggiore efficacia sotto porta, tant’è che i 90 minuti di Livorno sono apparsi come un passo indietro rispetto alle buone prestazioni contro il Verona ed il Cittadella.
In ogni caso, il Livorno visto all’Armando Picchi è solo un lontano parente di quello affrontato al San Vito-Marulla. Infatti, sono sette i risultati utili accumulati dagli amaranto nelle ultime partite e semmai i LUPI hanno qualcosa da recriminare per i punti persi nel doppio incontro, sono sicuramente le ingenuità commesse nel pareggio casalingo.
Fuori luogo il gesto di nervosismo di Tutino (C) che nel finale gli è costata la giusta espulsione. Il rigore per il Livorno, giunto nei minuti di recupero, dopo che Dimitru (L) è atterrato in area da Capela (C), da poco entrato in campo, è apparso come la chiara conseguenza di un intervento scomposto e falloso. Salzano (L), dal dischetto, non ha fallito il colpo del KO.
Condivisibili le dichiarazioni di Mister Braglia al termine della partita: «Abbiamo giocato sottotono, non siamo stati quelli degli ultimi mesi. Abbiamo fatto tanti errori, poi gli episodi, come succede in questi casi, ci hanno condannato. Siamo stati tutti, ad iniziare dal sottoscritto, ad aver fatto male».
IL TABELLINO DEL MATCH:
LIVORNO (3-4-1-2): Mazzoni; Gonnelli, Di Gennaro, Bogdan; Kupisz, Agazzi, Luci, Fazzi; Diamanti (75′ Dumitru); Giannetti (69′ Raicevic), Murilo (58′ Salzano). A disp.: Crosta, Zima, Eguelfi, Gasbarro, Valiani, Gori, Porcino, Rocca, Boben. All. Breda
COSENZA (4-3-3): Perina; Bittante, Idda, Dermaku, D’Orazio; Bruccini (73′ Legittimo), Palmiero (87′ Capela), Sciaudone; Embalo (58′ Mungo), Tutino, Báez. A disp.: Saracco, Schetino, Hristov. All. Braglia
ARBITRO: Signor Marini di Roma (Baccini – Bresmes)
MARCATORI: 49′ Giannetti, 92′ Salzano (rig.)
NOTE: Cielo coperto e terreno di gioco in discrete condizioni. Presenti sugli spalti oltre 600 tifosi rossoblù. Al 73′ allontanato dal campo per proteste il vice allenatore dei Lupi Occhiuzzi
AMMONITI: Diamanti (L), D’Orazio (C), Agazzi (L), Sciaudone (C), Giannetti (L), Luci (L)
ESPULSI: Tutino (C) 86′
ANGOLI: 2-8 (pt 1-1)
RECUPERO: 0′ pt; 5′ st