E’ il primo importante passo in avanti in Israele verso il ritorno alla normalità. Il Paese, infatti, detiene il record mondiale per velocità ed efficienza della campagna vaccinale

Ad oggi, oltre il 54% della popolazione, risulta totalmente immunizzata. Già da diverse settimane, inoltre, è stato introdotto il pass che permette ai cittadini immuni di accedere a ristoranti, Stadi e luoghi del tempo libero, tant’è che è caduta la restrizione per l’elemento simbolo di questa pandemia, ossia la mascherina per la quale non è più obbligatorio portarla in pubblico all’aperto, ma soltanto nei luoghi al chiuso.

Parliamo, comunque, di una Nazione che dall’inizio dell’emergenza sanitaria, ha fatto registrare circa 840 mila casi di contagio ed oltre 6 mila decessi, almeno secondo i dati riferiti dal Ministero della Salute. Intanto, il 53% dei suoi 9 milioni di abitanti ha ricevuto entrambe le dosi del farmaco Pfizer-BioNTech.

Da quando in Israele (e si parla del mese di Dicembre 2020) è iniziata la vaccinazione di massa, i casi di contagio sono diminuiti sensibilmente, permettendo tra l’altro una rapida riapertura delle attività commerciali, con conseguenti benefici per tutta l’economia nazionale. Solo in Cisgiordania e Gaza, territori ancora occupati dalle truppe israeliane, la campagna di vaccinazione ha tardato a decollare, con Tel Aviv che è stata fortemente criticata per non aver distribuito un numero maggiore di dosi.