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Si tratta di un metodo al quanto rivoluzionario poiché un piccolo robot, che può essere ingerito come una comune pillola, è in grado di fare iniezioni direttamente nell’intestino

E’ stata definita belonefobia o tripanofobia e dovrebbe accantonare, una volta per tutte, la vecchia procedura della classica puntura, in modo da evitare il fastidio dell’ago, un disturbo abbastanza diffuso che riguarda, in misura più o meno grave, il 10% della popolazione mondiale È, infatti, un problema che dovrebbe trovare una soluzione definitiva, grazie ad un sistema avviato e sperimentato negli Stati Uniti dall’InCube Labs di Rani Therapeutics.
E’ quanto riporta Rebecca Mantovani sulla rivista scientifica Focus, che scrive: «Dopo otto anni di studi i ricercatori capitanati da Mir Imran hanno sviluppato una pillola robot che, dopo essere stata ingerita, esegue l’iniezione quando transita nella parete dell’intestino, dove l’operazione risulta indolore. La pillola, oltre a risolvere i problemi connessi con il dolore e con gli effetti locali di un’iniezione (ematomi, reazioni cutanee eccetera), rende anche più efficace e immediato l’assorbimento del farmaco da parte dell’organismo».
«La pillola, inoltre, è ricoperta con un particolare polimero che le permette di passare indenne attraverso lo stomaco. Una volta raggiunto l’intestino il polimero si scioglie producendo una piccola quantità di CO2 che gonfia il palloncino. Più precisamente l’iniezione viene effettuata nel tratto superiore dell’intestino, che è molto vascolarizzato – fattore che favorisce l’assorbimento del farmaco da parte del flusso sanguigno – ma, al tempo stesso, poco sensibile al dolore provocato dell’iniezione».