La data è stata scelta per ricordare la proclamazione da parte dell’Assemblea dell’ONU del 10 Dicembre 1948

E’ una data importantissima per ribadire il valore fondamentale di parole come libertà e dignità. Libertà di pensare, di esprimere le proprie opinioni, di scriverle, di associarsi. Libertà di amare chi vogliamo. Libertà di vivere e morire con dignità.
La celebrazione, inoltre, si vive nel ricordo di Nelson Mandela di cui il 5 Dicembre ricorre la morte avvenuta nel 2013, dopo una vita spesa in difesa dell’uguaglianza fra i popoli e per questo è dedicata, appunto, alla lotta antiapartheid.
Dobbiamo, come sempre, creare le premesse dello sviluppo dell’eguaglianza dei diritti nel rispetto della differenza e della diversità. Un tema tanto caro alle donne insieme all’autodeterminazione. C’è, d’altra parte, un ulteriore elemento su cui riflettere proprio oggi: assistiamo in questi ultimi anni ad una offensiva a livello mondiale, sia contro la democrazia che la pace.
L’obiettivo dichiarato del 1948 era proprio quello di diffondere in tutto il mondo i valori di democrazia, diversità e tolleranza. Da quasi un anno, purtroppo, l’Ucraina è teatro di una delle più gravi invasioni armate che l’Europa ricordi dalla Seconda Guerra Mondiale, con ripetute ed efferate violazioni dei primari diritti umani.
La saggezza politica oggi ci impone l’attivismo pacifista e non l’arruolamento nella demoniaca logica di guerra con l’aumento vertiginoso delle spese militari. Nonostante tutto, per esorcizzare l’ulteriore escalation bellica, il tavolo della pace resta l’unica possibilità. E su questo non è mai troppo tardi.