Il debito del Sud verso il Nord del mondo sottrae infinite risorse ai popoli
Il debito pubblico colpisce e affama i Paesi più poveri. I quali devono a quelli ricchi 29 trilioni di dollari. Per pagarli i loro Governi tolgono risorse all’educazione e alla salute, peggiorando anno dopo anno, la situazione economica e sociale di miliardi di persone. La morsa li attanaglia ancora e riguarda anche l’Italia che vanta crediti soprattutto con l’Africa, per circa 3,3 miliardi di dollari.
Per i Paesi a basso reddito è una crisi senza fine che ha spinto anche Papa Francesco ad invitare i Paesi ricchi a condonare i debiti in occasione dell’apertura del Giubileo. Anche i leader del Sud del mondo hanno avuto la responsabilità di aver preso denaro in modo spregiudicato, per ottenere consenso con disponibilità finanziaria immediata. Col debito le economie si sono contratte e la povertà è aumenta.
In risposta è nata, comunque, la campagna Cambiare la rotta per ristrutturare o condonare i debiti dei Paesi poveri e trasformare l’iniqua architettura finanziaria internazionale. A promuoverla tante realtà di ispirazione Cattolica e non solo. La speranza di superare la crisi del debito rimane, dunque, appesa al filo dei Negoziati Diplomatici dei prossimi mesi.