Un tempo Sede del Governo della Repubblica cittadina e residenza del Doge, ospita mostre, incontri culturali, attività educative ed eventi
La sua costruzione si sviluppa nel corso dei secoli, a partire dal Medioevo fino alla fine del ‘500, quando l’intervento del Vannone trasformò gli spazi adeguandoli al prestigio e alla ricchezza raggiunti dalla Repubblica in quello che è ormai noto come il Siglo de los Genoveses.
In quel progetto rientra anche la splendida Cappella del Doge, affrescata da Giovanni Battista Carlone alla metà del ‘600, vero e proprio gioiello del Palazzo che riassume e celebra la storia di Genova. Lo stile tipicamente neoclassico dei Saloni di Rappresentanza, in cui si riuniva il Senato della Repubblica, è legato ad un rovinoso incendio del 1777.
Il tragico evento distrusse parte del piano nobile e la facciata, e venne ricostruito da Simone Cantoni, al quale si deve anche la Scala Cantoni, un esempio di virtuosismo neoclassico per collegare il loggiato con l’ultimo piano, in cui l’architetto ha saputo coniugare la solidità e la funzionalità con un’eleganza formale che ancora oggi si apprezza percorrendo la Scala.
Infine, il segno più evidente che oggi rimane dell’originaria costruzione medievale del Palazzo è la Torre Grimaldina, ancora adesso simbolo del potere civico della Repubblica, con il vessillo di San Giorgio sempre issato. La Torre ha svolto sin dal XIV° secolo la funzione di carcere per prigionieri politici, cospiratori e anarchici, almeno fino ai primi del ‘900 in quanto la storia di Palazzo Ducale è indissolubilmente legata alla storia della città ligure.