La mostra dedicata al nuovo classicismo è stata ammirata da oltre 70 mila persone

Un dato che conduce questa esposizione a tallonare il record storico detenuto dalla monografica su Kandinskij dello scorso anno, consolidando così il forte salto di attrattività che la Sede espositiva rodigina, con le sue indovinate proposte, si è nel frattempo conquistata.
Renoir. L’alba di un nuovo classicismo, al di là del successo quantitativo e qualitativo sancito dal numero di visitatori e dai riconoscimenti degli esperti, ha confermato alcune importanti tendenze. Da un lato, la qualità culturale del pubblico del Roverella che sembra si stia sempre alzando di più e, dall’altro, che i numeri confermano che il vero attrattore di questa Sede sono, infatti, le sue pregiate mostre.
Queste hanno condotto un ormai vastissimo pubblico a scoprire anche le notevoli collezioni permanenti, come il meglio che sa offrire la Pinacoteca. «Questo aspetto – ha dichiarato, infine, il Presidente della Fondazione Cassa di Risparmio di Padova e Rovigo Gilberto Muraroci ha portato a riflettere su come presentare a questo ampio pubblico, in modo rinnovato ed ampliato, le collezioni museali».