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In questo fine settimana il Giubileo della Comunicazione

«Lasciate che la vostra narrazione sia una narrazione di speranza» ha detto il Papa nel discorso preparato e che ha rivolto nella giornata di Sabato ai Comunicatori riuniti nell’Aula Nervi. Il Pontefice ha iniziato il suo discorso esprimendo loro la sua profonda gratitudine, ricordando i tanti giornalisti che rischiano la vita per scoprire la verità, soprattutto nelle zone di conflitto.
Mentre rendeva omaggio a coloro che erano stati uccisi, il Papa ha chiesto la liberazione di coloro che sono stati imprigionati semplicemente per essere stati fedeli alla loro professione: «L’informazione libera, responsabile e accurata è un tesoro di conoscenza, esperienza e virtù che deve essere preservato e promosso» ha, poi, ricordato Francesco.
Descrivendo il giornalismo come una vocazione e una missione, il Papa ha continuato il discorso osservando che i Comunicatori hanno una responsabilità unica che si estende oltre la semplice segnalazione dei fatti. «Una buona Comunicazione – ha, infine, dichiarato – richiede studio e riflessione, con la capacità di vedere ed ascoltare. Raccontate e, quindi, testimoniate».