Il numero uno bianconero intervistato dal Quotidiano La Stampa alla vigilia dei 100 anni del Club
La squadra, attualmente impegnata nella tournée americana, si prepara ad avviare una nuova Stagione in cui Massimilano Allegri è chiamato ad affrontare una prova difficile ed impegnativa perché, senza essere omertosi o reticenti, il suo ritorno alla Juventus è stato, in realtà, un autentico disastro sotto tutti i punti di vista.
«Ne abbiamo passati di momenti critici – ha, intanto, dichiarato al giornale torinese il Presidente John Elkann – li abbiamo sempre affrontati e ne siamo usciti a testa alta. Ne usciremo anche adesso e il tempo darà ragione delle nostre scelte. Non è la prima volta che ci capita. Ha dato la struttura alle Nazionali che hanno vinto i titoli mondiali. E sul piano economico, con le operazioni di mercato, ha speso mezzo miliardo di euro negli ultimi anni per acquistare giocatori in Italia, contribuendo in modo significativo a sostenere i bilanci delle squadre di Serie A».
Sulla sua volontà di restare al timone della proprietà si sono sentite, nei mesi scorsi, anche delle voci che lo volevano in procinto di vendere un bene tanto caro al nonno Gianni, ma che comunque non hanno trovato seguito dalle parti della Continassa: «Come diceva mio nonno – ha, infatti, specificato il giovane Imprenditore – Juventus vuol dire gioventù. Gioventù vuol dire essere proiettati verso il futuro. Il suo passato è ricco di gloria, ma con il nome che porta è al futuro che si deve guardare».
Sono parole di speranze le sue, mentre all’interno della Società si stanno già consumando, tuttavia, i primi riti che rompono del tutto con la tradizione di famiglia come, ad esempio, la partitella di Villar Perosa contro i giovani della Primavera, attuale Next Gen, che da quest’anno non si disputerà più da quel lontano 1959, data in cui l’Avvocato Agnelli inventò questo classico appuntamento estivo.
*L’immagine in evidenza è a cura della Juventus F.C.