Dal 30 Settembre all’8 Ottobre ai Musei del Cibo della città emiliana
Il percorso espositivo affronta la trasformazione del sistema moda tra la fine degli anni ’60 ed ’80, indagandone anche la comunicazione in una fase in cui femminile e maschile si sono fusi stilisticamente con uno stesso linguaggio. Restano, tuttavia, l’Antiquariato, il designstorico, il modernariato ed il collezionismo vintagel’anima di Mercanteinfiera, un Salone fatto per cacciatori di memorie.
All’interno degli spazi si trovano, infatti, una serie di oggetti che sembrano essere stati abbandonati dal flusso della vita come, ad esempio, vecchie bambole di inizio ‘900 o suggestivi album di fotografie a carillon. Poi, la storia dell’Arte, con 5 secoli di stile e del gusto, che vanno dal Barocco al Neoclassico.
Un collezionismo eclettico, insomma, che ignora le classificazioni a favore di un accostamento inedito e audace fra opere ed oggetti vari. La mostra, infine, propone una lettura dei molteplici intrecci tra makeoverculture, media e gender studies, partendo dallo studio dei materiali originali conservati negli Archivi della Moda del Centro Studi e Archivio della Comunicazione Visiva di Parma.