Quello che servirebbe sono avvisi e bandi per nuovi interventi finanziati dalla Regione con risorse economiche di bilancio o con quelle messe a disposizione dall’emergenza sanitaria
È l’appello del Presidente della Sezione Cartaria, Editoria, Comunicazione e Audiovisivo di Unindustria Calabria Demetrio Crucitti che, in una lettera inviata al Presidente f.f. della Regione Calabria Nino Spirlì, propone che venga supportato e sostenuto l’intero universo delle Imprese calabresi del comparto e della filiera, che sono parte significativa dell’economia regionale.
«Le Imprese calabresi che svolgono le loro attività nel complesso mercato della società della conoscenza hanno necessità di essere sostenute ed incentivate, pena il rischio di fallimento, attraverso le modalità già sperimentate per altri settori nel corso della pesante situazione creatasi a causa della pandemia da coronavirus».
L’analisi di Crucitti parte dalla considerazione che, pur continuando ad operare in una situazione resa ancora più difficile da un mercato in caduta libera, con convegnistica e fiere bloccate, crollo delle richieste di consulenza da parte degli Enti pubblici e delle Aziende private, si è registrato allo stesso tempo una richiesta di servizi di telecomunicazione e digitali in aumento, con l’editoria e l’emittenza radiotelevisiva locale che hanno fornito in questi mesi informazioni ed assistenza qualificata ai cittadini e al mercato.
«Tutte le Imprese calabresi del comparto – sottolinea, infine, il Presidente – individuate tramite specifici codici ATECO, stanno svolgendo attività ad alto impatto sociale che, oggi più che mai, sono sinonimo di sviluppo, diffusione di cultura e dignità di cittadinanza». Infine, indica una strada che stanno già percorrendo l’Emilia Romagna e la Sicilia. Quest’ultima, in particolare, ha stanziato 15 milioni di euro a sostegno delle attività appartenenti al comparto industriale e produttivo fin qui rappresentato.