Nella città di Cosenza sarà più facile ripartire, anche se non vedremo, come riportato nella foto di repertorio, un Corso Mazzini così affollato e dinamico. A rilevarlo, comunque, è un report di Ernst & Young, il network mondiale di servizi professionali di consulenza e formazione che ha condotto uno studio per verificare la situazione delle città italiane alle prese con la cosiddetta fase 2. Ernst & Young ha incrociato gli indicatori di resilienza (fattori sanitari, economici e sociali) con i dati del contagio Covid-19.
Il risultato dell’indagine ha messo in luce che più del 20% delle città italiane «non sarà in condizione di ripartire immediatamente, ma farà molta fatica, perché non ha le infrastrutture e le tecnologie adatte ad affrontare la complessità». Sulla base della diffusione del contagio ad oggi, Ernst & Young ha classificato le città seguendo 4 cluster della ripartenza: facile, lenta, frenata e critica.
Fra le città già pronte ad affrontare più facilmente la ripartenza c’è Cosenza che, secondo lo studio del network, in virtù del più basso contagio e della buona resilienza, figura fra i capoluoghi di provincia dove risultano essere pronte le infrastrutture e le tecnologie e dove si possono meglio controllare i contagi sul territorio.
Il città bruzia, tuttavia, è in buona compagnia, in quanto ad affrontare una ripartenza “facile”, secondo tale classificazione, vi sono anche Cagliari, Bari, Lecce, Perugia, Potenza, Livorno e Sassari ed, inoltre, alcune città medie del Centro-Nord come Siena, Pisa, Pordenone ed Udine.
Il Sindaco Mario Occhiuto, naturalmente, ha commentato con soddisfazione i dati divulgati: «Non sarà sfuggito nella classificazione delle città – ha dichiarato il primo cittadino – il comportamento esemplare dei nostri concittadini che hanno rispettato in maniera puntuale e rigorosa le misure stabilite dal Governo. Non faremmo torto a nessuno se dicessimo che Cosenza è fra le città che ha preceduto tutte le iniziative nazionali con scrupolosa puntualità e sarà anche per questo che l’indagine condotta da Ernst & Young ci colloca tra i Centri dove sarà più facile ripartire».