La giovane attivista lo ha affermato dal palco, accusando i leader e i potenti del mondo di sapere bene ciò che stanno facendo. Greta ha poi dichiarato che non si può affrontare la minaccia del cambiamento climatico con gli stessi metodi che hanno portato il mondo a doverla affrontare

Lo sciopero del clima di Fridays for Future si è svolto ieri mattina al Kelvingrove Park, proprio con Greta Thunberg e Vanessa Nakate, due fra le più importanti e rappresentative attiviste a livello mondiale. Migliaia di persone, infatti, per lo più giovani, si sono radunate nei Viali del Parco, per poi marciare nel pomeriggio fino alla centrale George Street, dove è stato allestito il palco degli oratori.
Presente anche Martina Comparelli, una delle portavoci italiane di Fridays for Future: «Siamo arrivati anche noi a Glasgow dall’Italia per dire ai leader che devono trattare l’emergenza climatica come un’emergenza, devono smettere di tergiversare, di usare le nostre parole e poi non prendere decisioni. Basta dare priorità agli interessi delle aziende delle fonti fossili. Bisogna mettere al centro la salute dell’ambiente e dei cittadini, prendere impegni e metterli in atto».
«Possiamo raggiungere una maggiore consapevolezza sui cambiamenti climatici e adottare modelli di sviluppo più sostenibili – ha, inoltre, ribadito il Ministro all’Istruzione Patrizio Bianchi presente al tavolo dei relatori della CoP26 insieme al collega Roberto Cingolani -. Solo rafforzando le politiche educative. Per questo ci impegniamo a far sì che l’educazione allo sviluppo sostenibile diventi la spina dorsale dei percorsi di studio e che le Scuole e gli ambienti di apprendimento siano maggiormente collegati al contesto naturale, economico e culturale del Paese».