E’ il sesto pareggio per la squadra di Occhiuzzi che lontano dal San Vito-Marulla convince sempre di più con un gioco, a tratti, dominante. Peccato, purtroppo, per i limiti ancora una volta dimostrati in attacco
E’ partito con il piglio giusto il Cosenza che già nei primi minuti di gara appariva molto più tonico e determinato della formazione veneta, messa subito sotto e schiacciata nella propria metà campo almeno sino alla mezz’ora del primo tempo, quando Dalmonte ha impegnato Falcone al 26′ con una fiondata dalla distanza.
Sino a quel momento si era vista una sola squadra condurre il gioco, quella di Occhiuzzi. Ordinata in tutti i reparti e sempre pronta ad incunearsi negli spazi concessi dal centrocampo e dalla difesa vicentina. Sia Vera che Sciaudone, infatti, hanno tentato degli affondi nella fase iniziale della partita. I Lupi, per la prestazione offerta, possono ampiamente recriminare per il pari ottenuto che, al di là dei demeriti sul vantaggio di Meggiorini al 71′ della ripresa, resta tuttavia un risultato ingiusto.
Le occasioni il Cosenza le ha avute e oltre al palo di Sciaudone colpito al minuto 47′, una poteva essere meglio sfruttata da Carretta, bravo a scavalcare l’ex compagno di squadra Perina, ma ormai in ritardo sul recupero di Zonta che, a porta ormai sguarnita, scaraventava in curva senza troppi indugi. Una doppia chance che avrebbe potuto mettere il sigillo sulla vittoria dei bruzi che, invece, si sono ritrovati costretti a rincorrere.
Decisamente pigro Petrucci nel concedere a Giacomelli l’assist per Meggiorini che, con un ‘colpo da biliardo’, ha mandato il pallone, a pelo d’erba, ad insaccarsi alle spalle di Falcone. Se vogliamo, dalla linea di centrocampo sino al limite dell’area avversaria, l’ala sinistra veneta ha percorso indisturbato quasi 50 metri senza trovare alcuna opposizione.
Il Vicenza, comunque, ha disputato la sua onesta partita, nonostante non si sia mai dimostrato superiore ai calabresi. Sono state più le individualità di alcuni elementi di esperienza a cercare delle soluzioni, che non le trame fluide e ben orchestrate dal veterano Di Carlo.
Il Cosenza, viceversa, ancora una volta ha evidenziato la mancanza di una punta di spessore, tant’è che la rete del pari è arrivata grazie al solito ‘bomber mascherato’, quell’Andrea Tiritiello che dopo Ferrara compie ancora un’altra prodezza e questa volta allo Stadio Menti, proprio nei minuti finali. Sacko e Baez, al contrario, sembravano dei ragazzi in gita sui Navigli del Brenta.
E a proposito di attaccanti, persino mister Occhiuzzi nel post-partita, senza nascondersi dietro giri di parole e con la sincerità che da sempre lo contraddistingue, ha dichiarato: «Non vedo l’ora che si sblocchino, da loro ci aspettiamo dei goal». Non a caso, solo Ascoli ed Entella, hanno fatto sin qui peggio dei suoi uomini nel centrare il bersaglio.
IL TABELLINO DEL MATCH:
VICENZA: Perina; Bruscagin (51′ Zonta), Padella, Cappelletti, Beruatto; Guerra (63′ Giacomelli), Da Riva (76′ Scoppa), Cinelli, Dalmonte; Meggiorini (76′ Gori), Marotta (63′ Longo). A disposizione: Grandi, Zecchin, Barlocco, Bizzotto, Fantoni, Rigoni, Jallow. All. Di Carlo
COSENZA: Falcone; Tiritiello, Idda, Legittimo (82′ Bouah); Corsi (82′ Bittante), Sciaudone (82′ st Bruccini), Petrucci, Vera; Baez (67′ Gliozzi); Carretta, Sacko (53′ Bahlouli). A disposizione: Matosevic, Saracco, Schiavi, Borrelli, Ingrosso, Sueva. All. Occhiuzzi
ARBITRO: Marco Piccinini di Forlì (Di Gioia – Saccenti)
IV UOMO: Marco Serra di Torino
MARCATORI: 71′ Meggiorini (V), 86′ Tiritiello (C)
NOTE: Partita disputata a porte chiuse in una serata fredda, con temperatura di 7°C circa
Ammoniti: 24′ Sacko (C), 34′ Petrucci (C), 41′ Corsi (C), 88′ Zonta (V)
Angoli: 9-4 (pt 6-1)
Recupero: 0′ pt; 4′ st