Nel Salone di rappresentanza di Palazzo Tursi il testo della scrittrice Monica Amari
Elogio dei diritti e dei doveri culturali. A difesa della democrazia, è questo il titolo del volume edito da Rubettino, che tratta, appunto, i diritti culturali. Ignorati, mai citati e raramente insegnati, i diritti culturali, a cui si affiancano in modo simmetrico i doveri culturali, appartengono alla famiglia dei diritti umani.
Il testo di Monica Amari, nel cercare di analizzare e spiegarne le motivazioni, si chiede se la conoscenza possa e debba essere riconosciuta come diritto collettivo e venire tutelata da un Garante.
Secondo l’autrice, infatti, il processo che sta avvenendo all’interno della società dimostra come sia necessario ipotizzare un modello di Stato dove la generazione, l’accessibilità e la redistribuzione delle conoscenze debbano diventare l’obiettivo primario, al di là di qualunque credo politico o qualunque ideologia.
Rifacendosi a Norberto Bobbio per il quale i diritti nascono quando devono e possono nascere, porre la questione del riconoscimento dei diritti e dei doveri culturali all’interno dei principi fondamentali della Costituzione, può offrire nuove visioni in una società trasformata dal paradigma digitale, dai flussi migratori e dalla transizione ecologica.
Oggi, quindi, appare necessario diventare consapevoli che solo ripensando una Italia fondata sul sapere, sulla ricerca, sulle competenze e sul merito si può, e si deve, proteggere la libertà e la democrazia creando un’opinione pubblica preparata ed informata.