Le Ordinanze sull’Esame di Stato sono state inviate al Consiglio Superiore della Pubblica Istruzione per il parere previsto prima della loro emanazione
Esse definiscono gli esami di maturità del prossimo mese di Giugno, tenendo conto dell’emergenza sanitaria e del suo impatto sulla vita scolastica e del Paese. Sia per il primo che per il secondo ciclo, l’esame si baserà su una prova orale che partirà con la discussione di un elaborato. «L’esame consentirà alle studentesse e agli studenti di esprimere quanto maturato nel corso dei loro anni di studio», ha dichiarato il Ministro all’Istruzione Patrizio Bianchi.
La prova si baserà su una tematica che i Consigli di Classe assegneranno agli alunni. I docenti li seguiranno suggerendo loro la modalità più idonea, sino ad accompagnarli durante la stesura. L’elaborato potrà essere scritto, in forma multimediale, potrà essere una produzione artistica o tecnico-pratica e coinvolgere una o più discipline. Il lavoro svolto, alla fine, sarà trasmesso alla Commissione entro il 7 Giugno.
Nella conduzione dei colloqui si terrà conto delle informazioni contenute nel curriculum dello studente, che comprende il percorso scolastico, ma anche le attività effettuate in altri ambiti come, ad esempio, lo sport, il volontariato, le attività culturali. «La prova di maturità – ha concluso il Ministro – dev’essere concepita come il diritto di tutti ad essere valutati sulla base delle attività scolastiche svolte nell’arco del loro percorso, tenendo conto delle difficoltà vissute durante l’emergenza sanitaria».