Il Presidente russo spudorato: «Zelensky non è un leader legittimo»
Colloqui di pace, fasce di sicurezza e dubbi sulla legittimità di Zelensky. È un Putin apparentemente disponibile e un po’ sbruffone quello cinese, forte della consolidata alleanza con Pechino e delle vittorie sul campo di battaglia che a suo modo di vedere gli danno la possibilità di offrirsi per eventuali accordi, ma ovviamente non alle condizioni di Kiev e dei suoi alleati Occidentali.
Per questo il Presidente russo dice che non accetterà mai qualsiasi cosa venga fuori dalla Conferenza di Pace in Svizzera, prevista per il prossimo Giugno, il cui scopo è quello di riunire quanti più Paesi possibili, per poi presentare come un ultimatum alla Russia la decisione sulla guerra in Ucraina.
Il Capo del Cremlino sostiene di aver accettato di ritirare le truppe dalla regione di Kiev, ma subito dopo gli ucraini si sono ritirati dal processo negoziale. «Siamo stati ingannati e ora dobbiamo capire quanto e di chi possiamo fidarci» ha aggiunto, infine, Putin, facendo capire che di sicuro non si tratta di Zelensky.