E così dopo giorni di provocazioni, il Presidente russo ha ordinato l’ingresso di forze armate nel Donbass dichiarando che si tratta di «un’operazione di mantenimento della pace»

Vladimir Putin ha deciso di agire dopo aver firmato il riconoscimento delle Repubbliche popolari di Donetsk e Lugansk. Per Marija Pejcinovic Buric Segretaria generale del Consiglio d’Europa «questo riconoscimento è una violazione delle leggi internazionali e rappresenta una rottura unilaterale degli accordi di Minsk». L’Europa, infatti, sosterrà la sovranità e integrità territoriale dell’Ucraina entro i suoi confini riconosciuti internazionalmente.
Nel frattempo, giunge la notizia che 2 soldati ucraini sono stati uccisi dai primi bombardamenti ed altri 12 sono rimasti feriti. Lo ha reso noto la Joint Forces Operation del Ministero della Difesa ucraino in un rapporto pubblicato in mattinata.
«Non abbiamo paura della Russia»,è stata la replica del Presidente ucraino Volodimyr Zelensky, che in un discorso alla Nazione ha ribadito che gli ucraini non cederanno «un solo pezzo» del Paese. Gli Usa, intanto, hanno spostato nella notte i propri diplomatici in Polonia per motivi di sicurezza.
L’Occidente, ovviamente, ha condannato all’unanimità la mossa di Putin. L’Unione Europea ha promesso di reagire con fermezza, mentre il Regno Unito e gli Stati Uniti hanno già annunciato che saranno varate pesanti sanzioni economiche, ma non si escludono, a breve, anche interventi di tipo militare per un conflitto che, ormai, appare irreversibile.