Nell’anno di GenovaCapitale del Libro, la città propone un percorso espositivo dedicato allibro d’artista
Genere multiforme e complesso, che ha dato vita a un importante filone espressivo nella seconda metà del ‘900. Si inseriscono, infatti, in questo arco cronologico i libri esposti, che provengono da alcuni Archivi cittadini, fra cui quello di Arte Contemporanea dell’Università e l’Archivio Caterina Gualco, a dimostrazione di un dinamismo tutto genovese nel partecipare alle vicende più avanzate dell’arte contemporanea.
Il libro d’artista è un oggetto ambiguo, non sempre adatto alle mensole di una Libreria, inquieto fra dipinti e sculture di un Museo. È difficile da definire, a volte rispetta la struttura dell’edizione tradizionale, a volte espande le possibilità di tecniche e materiali fino a diventare quasi irriconoscibile.Ci sono libri visuali che escludono l’alfabeto in favore, ad esempio, delle immagini.
Ma non mancano esemplari che prediligono la parola scritta, cheuna volta frammentata e reinterpretata, diviene quasi illeggibile. In questa Sede, tuttavia, anche i libri da sfogliare e leggere sono proposti, per la loro rarità, all’interno di teche, risemantizzati nello spazio del Museo che li tradisce proteggendoli, nel paradosso di una mostra dove «non c’è niente da leggere. Niente da leggere, ma tutto da guardare».