È questa la fotografia dell’Italia in cui i giovani ancora sperano
Ci pieghiamo, ma non ci spezziamo. Il Censis, nel suo ultimo Rapporto, la chiama «Sindrome italiana» e intende quella modalità tutta nostra di far fronte alle difficoltà piegandoci, appunto, come fa il giunco aspettando che passi la piena del fiume. Una modalità tipica del ceto medio in grado di ‘galleggiare’, nonostante tutto.
Lo ha spiegato Massimiliano Valerii Direttore dell’Istituto: «I giovani sono cambiati, tra le priorità non hanno più obiettivi individuali ed egoistici. Guardano all’ambiente come bene comune e recuperano quella dimensione collettiva che sembrava essersi estinta negli anni ’70».
Ma non è tutto. Un italiano su 3non conosce l’anno dell’Unità d’Italia e nemmeno quello della nascita della Costituzione. Uno su 3 non sa dire chi era Giuseppe Mazzini e uno su 2 non sa quando è scoppiata la Rivoluzione francese. Eppure l’analfabetismo nel nostro Paese è stato praticamente debellato.