Mentre galoppava con la palla al piede, scardinando la rigida impostazione dei compagni per servire a Zaccagni il pallone della vita, erano passati solo 20 giorni dalla prima volta in cui Riccardo Calafiori aveva vestito la maglia dell’Italia.
Si è trattato di un cartellino giallo, il secondo del Torneo, preso per fermare un contropiede croato, che toglierà a Spalletti la sua visione di gioco, le sue letture difensive per lo snodo chiave di questa avventura europea. Sabato contro la Svizzera non è possibile convocarlo per via della squalifica.
Sarà Buongiorno oppure Mancini a sostituirlo, tutto dipenderà dal modulo di gioco. E chi lo avrebbe mai detto, non lo chiamavano nemmeno nell’Under 21 o se andava faceva la riserva a calciatori finiti in Serie B. Soltanto un anno fa Riccardo da Roma, sembrava un talento perduto nel Campionato svizzero, al Basilea.