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Nell’era delle mail e delle chat inviare una lettera è diventata un’impresa

La risposta diplomatica è: «Mi spiace, li abbiamo terminati». La risposta sincera è: «Non li teniamo più, vada all’Ufficio Postale». Al settimo o ottavo Tabaccaio respingente ti rassegni e allora ci vai. Stacchi il numerino e ti metti in coda per un francobollo da 1,25 euro. Per affrancare una lettera serve più tempo e burocrazia che per aprire un Conto in Banca, ma spedirla è ancora più difficile.
Le Buchette delle lettere, infatti, quelle che stavano di fianco alla porta del Tabaccaio, sono state eliminate. Entro la fine di questo 2024, il loro numero totale sta passando da 46 mila a 29 mila. Ma l’obiettivo finale è ridurle sino ad 1 ogni 5 mila abitanti. Una vera strage. Questo Paese è efficientissimo quando si tratta di smantellare un servizio. Questo significa che quelle rimosse finora sarebbero circa 10 mila.
In teoria la sostituzione delle vecchie Cassette rosse, si sarebbe dovuta concludere entro la fine dell’anno, ma i tempi, purtroppo, si sono allungati. Il mondo, intanto, è cambiato. Ci sono email e messaggini ed ormai le Buche per lettere le usa solo il 3% degli italiani. Lettere e cartoline, dopotutto, non le scrive più nessuno, per cui faranno la stessa fine delle cabine telefoniche.