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Germania e Italia sarebbero le economie più colpite

La strategia del terrore commerciale di Donald Trump è tornata ieri a rivolgersi contro il grande rivale asiatico e i vicini americani, primi bersagli sulla lista. Nel frattempo, però, l’Europa e l’Italia fanno i conti con una minaccia ad orologeria, con tariffe al 25% programmate per il prossimo 2 Aprile.
Sono conti scritti sulla sabbia, in un turbine di annunci vaghi e contraddittori. Ma fanno tremare i Settori più esposti al mercato americano, dalla farmaceutica all’auto, dalla meccanica all’alimentare, e i grandi esportatori come Italia e Germania. Le stime più pessimistiche dicono che una guerra commerciale aperta, costerebbe all’economia europea, già stagnante, fino alla recessione.
Trump va preso sul serio, non alla lettera. E così fanno le Borse globali, che ieri hanno chiuso deboli, ma senza crolli. «Non freghiamo nessuno, ma siamo pronti a tutto» ha replicato ieri la Presidente dell’Europarlamento Roberta Metsola. Conoscendo Trump, non è possibile escludere che imponga tariffe orizzontali, su tutto.