Mbappé a 25 anni ha già giocato quanto Platini in tutta la carriera
Sembra una mattanza. Di certo le immagini di infortuni alle ginocchia sono sempre più frequenti, soprattutto in questa fase della Stagione. Il volto è spesso segnato da una smorfia. E poi il verdetto, spietato: rottura del legamento crociato. È diventato l’incubo di ogni calciatore. Persino Duvan Zapata del Torino potrebbe diventare l’ultimo nome di un elenco in cui compaiono già grandi Campioni.
Se vi sembra che gli infortuni siano sempre più frequenti nel calcio, non è un’impressione sbagliata. E l’usura è un fattore determinante nell’aumento dei problemi fisici. Si gioca ogni 4 giorni e mezzo e ai chilometri in campo si sommano quelli del viaggio. La nuova Champions, oltretutto, sta già producendo i suoi ‘malefici’ effetti. I calciatori che, tra l’altro, giocano di più sono più esposti, anche a causa della stanchezza e ai movimenti spesso imprevisti o meno controllati.
Che il gioco stia cambiando è evidente a tutti. Il dato che più di ogni altro lo dimostra è l’aumento, significativo, della velocità del pallone. Rispetto agli anni scorsi, i metri al secondo percorsi dalla sfera sono molti di più. Segno evidente di una maggiore intensità. Quando il legamento si strappa servono mediamente 6 mesi e mezzo per tornare ad allenarsi e uno in più per rivedere il campo. Nella vita di un calciatore ciò vuol dire, in media, perdere quasi una Stagione intera.