La misura verrà attuata dal 21 Ottobre prossimo per un periodo di 10 giorni comunque prorogabili

Il ripristino dei controlli alle frontiere interne, già adottato nell’Area Schengen, è stato comunicato dal Ministro dell’Interno Matteo Piantedosi ai vertici della Commissione Europea. L’intensificarsi dei focolai di crisi ai confini dell’Europa, in particolare dopo l’attacco condotto nei confronti di Israele, ha infatti aumentato il livello di minaccia di azioni violente anche all’interno dell’Unione.
Un quadro ulteriormente aggravato dalla costante pressione migratoria cui l’Italia è soggetta, sia via mare che via terra (140 mila arrivi sulle coste italiane, +85% rispetto al 2022). Nella sola regione del Friuli Venezia Giulia, dall’inizio dell’anno, sono state individuate 16 mila persone entrate irregolarmente sul territorio nazionale.
Questo scenario, oggetto di approfondimento anche da parte del Comitato di analisi strategica Anti-terrorismo istituito presso il Ministero dell’Interno, conferma la necessità di un ulteriore rafforzamento delle misure di prevenzione e controllo. Nelle valutazioni nazionali, infatti, le misure di polizia alla frontiera italo-slovena non risultano adeguate a garantire la sicurezza richiesta.
Le modalità di controllo saranno attuate in modo da garantire la proporzionalità della misura, adattate alla minaccia e calibrate per causare il minor impatto possibile sulla circolazione transfrontaliera e sul traffico merci. Ulteriori sviluppi della situazione ed efficacia delle misure verranno analizzati costantemente, nell’auspicio di un rapido ritorno alla piena libera circolazione.