I cittadini ucraini perdono la vita sotto le bombe di Putin e la FIFA si permette il lusso di garantire il diritto ai calciatori russi di partecipare al mondiale

L’Ufficio di presidenza del Consiglio FIFA ha emanato le nuove disposizioni che dovrebbero regolare la partecipazione ai playoff della nazionale russa alle qualificazioni dei prossimi mondiali di calcio. La squadra, infatti, non potrà partecipare con il suo nome, ma sotto la denominazione Football Union of Russia (RFU), giocare in campo neutro e senza il sostegno dei tifosi con inni e bandiere.
La Serbia si è già fatta avanti per ospitare le partite a Belgrado, ma le Federazioni di Polonia, Svezia e Repubblica Ceca, inserite nel girone, dopo aver chiesto l’espulsione della Russia, hanno già fatto sapere di non voler disputare, in nessun caso, una partita di calcio contro un avversario che tiene l’umanità in ansia a causa dell’aggressione militare nei confronti di uno Stato libero, sovrano e democratico.
Nel frattempo, l’UEFA di Aleksander Ceferin, dopo avere deciso lo spostamento della finale di Champions League da San Pietroburgo a Parigi, sta per approvare la rescissione del contratto di sponsorizzazione da 40 milioni di euro l’anno con Gazprom, colosso energetico della Russia di Vladimir Putin. Un altro modo d’intendere i valori umani e sportivi.