Si racconta che fosse originario dell’Aragona in Spagna, precisamente della città di Huesca, alle pendici dei Pirenei
Lorenzo fu uno dei 7Diaconi di Roma, martirizzato durante la persecuzione cristiana voluta dall’imperatore Valeriano. Secondo tradizione, a Lorenzo fu promessa salva la vita se avesse consegnato i tesori della Chiesa, di cui era Amministratore.
Ed ecco che lui si affrettò a distribuire ai poveri le offerte e poi si presentò alla testa di un corteo di suoi assistiti, dicendo: «Ecco questi sono i nostri tesori! Sono tesori eterni, non vengono mai meno, anzi crescono». Da qui la morte che, sempre secondo tradizione, avvenne il 10 Agosto 258, quando il Santo aveva 33 anni.
Fu fatto distendere su una graticola sopra braci ardenti. A dirlo, infatti, è un’antica ‘passione‘, raccolta da Sant’Ambrogio, che precisa: «Bruciato sopra una graticola». In questo periodo dell’anno anche il cielo sembra voler ricordare San Lorenzo.
Scientificamente a solcare la volta celeste è una pioggia di meteore, le Perseidi, ma secondo una leggenda sarebbero proprio le lacrime di San Lorenzo, oppure i tizzoni ardenti del suo rogo. E, per ricordare il suo martirio, si usa esprimere un desiderio, ovvero chiedere una grazia.
La graticola del martirio, anche se non intera, è attualmente conservata in una cappella laterale della Chiesa di San Lorenzo in Lucina a Roma. Gran parte delle spoglie del Santo, invece, si trovano nella cripta sotto l’Altare maggiore della Basilica di San Lorenzofuori le Mura.