Il Premio Strega, universalmente riconosciuto come il premio letterario più prestigioso d’Italia, gode ormai di una consolidata fama in Europa e nel mondo. Sandro Veronesi, quattordici anni dopo Caos calmo, con il romanzo Il colibrì edito da La Nave di Teseo, si aggiudica l’ambito riconoscimento per la seconda volta. Un romanzo potentissimo che incanta e commuove sulla forza struggente della vita. Il colibrì, infatti, è fra gli uccelli più piccoli al mondo, ha la capacità di rimanere quasi immobile, a mezz’aria, grazie ad un frenetico e rapidissimo battito alare, dai 12 agli 80 battiti al secondo. La sua apparente immobilità è frutto piuttosto di un lavoro vorticoso, che gli consente anche, oltre alla stasi assoluta, prodezze di volo inimmaginabili per altri uccelli come, ad esempio, volare all’indietro. Marco Carrera è il protagonista del nuovo romanzo di Veronesi. La sua è una vita di perdite e di dolore. Il suo passato sembra trascinarlo sempre più a fondo come un mulinello d’acqua. Eppure Marco non precipita il suo, come il colibrì, è un movimento frenetico per rimanere saldo, fermo e, anzi, risalire, capace di straordinarie acrobazie esistenziali.
«Siamo molto orgogliosi dell’edizione di quest’anno del Premio Strega – ha spiegato Giuseppe D’Avino, Presidente di Strega Alberti -. Solo fino a qualche settimana fa non speravamo di poter allestire la finale al Museo Etrusco di Villa Giulia ed, invece, anche se in forma ridotta e con tutte le precauzioni del caso, siamo riusciti a farlo. In qualche modo la situazione ricorda le primissime edizioni del premio: oggi come allora, dopo un periodo difficilissimo, un segnale di riscatto che viene dalla Cultura e dalle Imprese». Il totale delle preferenze espresse dai giurati, pari a 605 (con una percentuale di voto del 91,6%), ha portato alla vittoria il romanzo di Sandro Veronesi, Il colibrì (La nave di Teseo), con 200 voti. A seguire Gianrico Carofiglio, La misura del tempo (Einaudi) 132 voti; Valeria Parrella, Almarina (Einaudi), 86 voti; Gian Arturo Ferrari, Ragazzo italiano (Feltrinelli), 70 voti; Daniele Mencarelli, Tutto chiede salvezza (Mondadori), 67 voti; Jonathan Bazzi, Febbre (Fandango Libri), 50 voti.
L’autore, per quanti non lo sapessero, è nato a Firenze nel 1959. È laureato in architettura. Tra gli altri ha pubblicato: Per dove parte questo treno allegro (1988), Live (1996, nuova edizione La nave di Teseo 2016), La forza del passato (2000), Baci scagliati altrove (2012), Viaggi e viaggetti (2013), Terre rare (2014), Un dio ti guarda (La nave di Teseo, 2016). Vincitore nel 2006 del Premio Strega, Caos calmo (nuova edizione La nave di Teseo, 2016) è stato tradotto in 20 paesi. Ha collaborato con numerosi quotidiani e quasi tutte le riviste letterarie. Attualmente collabora con il Corriere della Sera.