Il Ministro della Cultura crocefisso sul taglio dei contributi ai film
«Sono stato crocifisso dai giornali da una casta molto, molto ricca, solo perché mi sono permesso di dire che ci sono cose sospette che ti fanno riflettere. Film che ricevono milioni e milioni di contributi pubblici e vengono visti da pochissime persone». Con queste parole il Ministro Sangiuliano tenta di dar fiato alle polemiche nei confronti di chi critica i suoi prevvedimeti sul cinema.
Nell’ambito della revisione della spesa pubblica il Ministro ha, infatti, individuato i possibili risparmi nei finanziamenti alla voce tax credit, il credito d’imposta per le produzioni effettuate durante la pandemia. Oggi, quindi, si è tornati alla normalità, pensando di contene i costi, magari per capire dove non funziona visti i risultati risibili ottenuti al botteghino.
Una casta ricca e agguerrita, dunque, che neppure in un momento di difficoltà economiche come questo, vuole rinunciare a una piccola quota delle proprie prebende. Se ne è accorto il Ministro Sangiuliano che, in un amen, è stato bersagliato da un coro di critiche per aver osato scalfire uno degli ultimi santuari dei privilegi assistenzialisti.