La Federazione che raccoglie tutte le maggiori Aziende pubbliche e private operanti nel mondo della cultura
L’incontro, a cui hanno partecipato il Presidente Andrea Cancellato ed il Direttore Umberto Croppi si iscrive nel solco di un solido rapporto di collaborazione con il Ministero sui temi della governance e della produzione culturale.
Federculture ha portato all’attenzione del Ministro le questioni di maggiore rilevanza per il Settore, che già nei mesi scorsi sono stati oggetto di azioni di sensibilizzazione verso Governo e Parlamento. In particolare, fra questi, il tema della detraibilità delle spese culturali indispensabile per rivitalizzare la partecipazione culturale di tutti i cittadini.
Si è discusso, inoltre, dell’abbassamento e dell’uniformità dell’Iva per tutti i prodotti culturali al 4% e dell’ampliamento della possibilità di utilizzare i benefici di Art Bonus a tutti i soggetti e le Fondazioni culturali, non solo quelli pubblici o che gestiscono beni pubblici.
Al centro dell’incontro, infine, anche il Fondo Cultura, che ha generato effetti estremamente positivi negli investimenti sia da parte dei Comuni che da parte dei privati, e del lavoro culturale e dei contratti di Settore, ricordando che quello di Federculture è stato rinnovato lo scorso Dicembre.
«E’ stato avviato un confronto produttivo con il mondo delle Imprese culturali – ha dichiarato il Ministro Sangiuliano a margine dell’incontro – improntato su una visione condivisa del ruolo della cultura nella strategia di crescita della nazione. Il nostro patrimonio culturale, oltre ad avere un carattere fortemente identitario, è infatti portatore di sviluppo economico e sociale».
«Ringraziamo il Ministro – sono state, invece, le parole del Presidente Cancellato – per questo primo incontro che si è svolto nella massima cordialità e con spirito costruttivo. Abbiamo trovato un interlocutore attento e sensibile ai temi che abbiamo proposto, consapevole delle azioni prioritarie, attese da operatori e cittadini, per rilanciare il Settore dopo gli anni difficili della pandemia».