Il giornalista Nicola Binda della Gazzetta dello Sport ha annunciato in un tweet che Lunedì 2 Agosto il TAR del Lazio si pronuncerà sul ricorso del Chievo
Dovrebbe, dunque, concludersi all’inizio della prossima settimana l’intricata vicenda che da giorni tiene in apprensione il Cosenza e tutto il popolo rossublù. L’indiscrezione arriva direttamente dai social, ma la fonte è da ritenersi sicura considerata l’affidabilità del collega Binda. Intanto, il quotidiano veronese L’Arena scrive: «Il Chievo dovrebbe spuntarla se a valere sarà la norma tributaria, ma il CONI ha valutato la situazione da un punto prettamente sportivo rifacendosi alle indicazioni della Covisoc».
Quindi, a farne le spese potrebbe essere soprattutto la squadra bruzia, ma in tali circostanze anche la Giustizia Sportiva rischia di uscirne a brandelli qualora dovesse confermare in Serie B un Club indebitato sino al collo e che in più occasioni ha infranto le regole più elementari pur di sopravvivere a se stesso, allorquando nell’evadere il fisco ha allestito rose faraoniche, mentre i soliti ‘fessi‘, per competere, pagavano prima di tutto tasse e tributi allo Stato.
Non vorremmo, pertanto, essere nei panni di Gravina che in tutta onestà, in questi giorni, è sembrato ben disposto ad assecondare le strategie del mite Campedelli, uomo compassato solo in apparenza, poiché dietro il suo sguardo smunto si cela, al contrario, un furbastro della peggior risma e ne sa qualcosa l’Agenzia delle Entrate. Sullo sfondo di questo assurdo scenario si agita, oltretutto, un’indomito Guarascio, reo di aver trascinato i Lupi nell’abisso della Serie C e che all’occorrenza tenta, com’è nel suo proverbiale stile, di riconquistare posizioni.