Fu un terribile incendio avvenuto la sera del 15 Aprile 2019 a distruggere gran parte del simbolo della cristianità e magnifico capolavoro gotico in riva alla Senna, ora patrimonio dell’Unesco

Un’incredibile colonna di fumo apparve insidiosa al centro dell’Ile de la Cité, mentre Parigi e il mondo osservavarono attoniti al doloroso incendio che avvolse la Cattedrale di Notre-Dame. Neanche i due conflitti mondiali fecero tanto, sebbene il luogo sacro fosse stato depredato durante la Rivoluzione francese. Come dimenticare, infatti, il crollo laterale della guglia insieme alla croce che la sormontava. Prima che i Vigili del Fuoco potessero domare le fiamme, non bastò l’intera notte.

Ora, finalmente, a distanza di qualche anno, partirà la ricostruzione approvata dallo Stato francese e sarà effettuata attraverso l’impiego di tecnologie altamente sofisticate. Sarà «il cantiere del secolo» come spesso lo ha definito il Presidente Emmanuel Macron e al centro dell’iniziativa c’è un architetto di Amantea, Livio De Luca, da vent’anni residente in Francia e balzato alle cronache mondiali grazie al Financial Times.

La ricostruzione sarà certamente un compito di grandissima responsabilità, anche perché si andrà a sviluppare un progetto gemello virtuale, dal quale poi verrà realizzata fedelmente la Cattedrale parigina. Le competenze del progettista calabrese sono, comunque, di alto valore scientifico in quanto De Luca utilizzerà un modello in 3D da lui proposto guidando, tra l’altro, un team di 30 esperti incaricati dal Governo transalpino.

*L’immagine in evidenza è a cura di Elena Aroni